Latte: via libera del CIPE a 20 milioni per i contratti di filiera nel settore ovino

Latte: via libera del CIPE a 20 milioni per i contratti di filiera nel settore ovino

Con l’approvazione della legge 44 nella primavera 2019 per le Emergenze in Agricoltura è stato istituito un Fondo di 10 milioni di euro per il sostegno dei contratti di filiera del settore del latte ovino. Il decreto interministeriale 8 gennaio 2020, n. 62 firmato dalla Ministra delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali ne definisce criteri e modalità di ripartizione delle risorse. Oggi è giunto il via libera del CIPE (Comitato Interministeriale per la programmazione economica) alla obbligatoria integrazione del finanziamento in conto capitale con un finanziamento agevolato da 20 milioni di euro del Fondo rotativo per le imprese gestito da Cassa Depositi e Prestiti e un finanziamento bancario ordinario di pari importo.

Si dà finalmente concreto avvio alle politiche di sostegno per il settore che ha dovuto fronteggiare una forte crisi a partire dai primi mesi del 2019 – dichiara il Sottosegretario alle Politiche Agricole, Giuseppe L’Abbate – Il fondo si pone l’obiettivo di favorire la qualità e la competitività del latte ovino attraverso il sostegno ai contratti di filiera e di distretto, strumenti utili a creare aggregazione per progetti che coinvolgano più soggetti possibili sul territorio. Si sostiene, inoltre, la promozione di interventi di regolazione dell’offerta di formaggi ovini a denominazione di origine protetta nonché la ricerca, il trasferimento tecnologico e gli interventi infrastrutturali nel settore ovino. Solo con un accordo di lungo periodo tra i produttori, i pastori, e i trasformatori riusciremo a garantire una stabilizzazione e un adeguamento di forniture e compensi. Con l’approvazione del CIPE – conclude il Sottosegretario L’Abbate – il Ministero delle Politiche Agricole potrà partire, non appena l’emergenza Coronavirus lo permetterà, con il relativo bando”.

 I progetti saranno valutati in funzione “della consistenza numerica dei capi di bestiame, delle specificità territoriali con particolare riguardo alle aree di montagna, e dell’esigenza di adottare iniziative volte a favorire l’imprenditoria giovanile nonché di promuovere la qualità dei prodotti made in Italy”, come specificato dalla legge 44/2019.

pecore

Redazione Fidaf

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