Impronta carbonica e vitivinicoltura: un GOI per individuare e trasferire strategie viticole ad alta sostenibilità
La Conferenza Mondiale sul Clima, tenutasi a Parigi nel 2015, ha messo in luce il ruolo delle attività umane nell’emissione di gas serra, causa principale dell’ormai inarrestabile riscaldamento globale del pianeta. In particolare, la produzione agricola risulta tra le principali fonti di gas serra (24%) in quanto fortemente dipendente dalla disponibilità di combustibili fossili e di risorse esterne come le sostanze chimiche (fertilizzanti e fitofarmaci). È tuttavia possibile mitigare l’impatto delle attività agricole sul clima riducendo, in primis, l’emissione dei gas serra associata alla produzione e al trasporto dei prodotti agricoli, sostituendo i combustibili fossili e sostenendo la diffusione ad esempio delle tecniche di coltivazione biologica e biodinamica, ma anche minimizzando le emissioni di N2O, variando la composizione e l’intensità d’uso di concimi ed ammendanti contenenti azoto e rimuovendo la CO2 dall’atmosfera, attraverso il sequestro del carbonio nel suolo e nelle biomasse.
Ad oggi, le conoscenze sui consumi energetici e l’emissione di CO2 (impronta del carbonio) nei sistemi agrari e in particolare viticoli, risultano piuttosto limitate. Alcune ricerche hanno evidenziato che il maggiore contributo all’emissione di gas serra dei sistemi viticoli riguarda l’impiego di combustibili fossili, il consumo di energia elettrica e di acqua, l’intensità dei trattamenti chimici e di impiego dei fertilizzanti. L’Italia vanta una superficie vitata pari a 646.000 ha, di cui 51.000 ha collocati in Emilia-Romagna: si comprende che il contributo in termini di emissioni di gas serra è indubbiamente rilevante. Approfondire gli studi su questa tematica diventa una priorità anche in relazione all’applicazione di tecniche agronomiche altamente sostenibili che possono influenzare sensibilmente l’impronta carbonica e consentire di aumentare la capacità di sequestro del carbonio del vigneto…
Questi studi sono stati finanziati dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito del Psr 2014-2020 Op. 16.1.01 – Go Pei-Agri – FA 5E, Pr. “Valutazione dell’impronta carbonica in relazione a strategie viticole ad alta sostenibilità.” con il coordinamento del Crpv.