Una nuova legge sulla protezione del suolo

Una nuova legge sulla protezione del suolo

Nei giorni 5, 6 e 7 giugno si è tenuta a Roma, presso la sede della FAO la settima assemblea plenaria della Global Soil Partnership (GSP).
L’impressione generale che si è potuta ricavare dallo svolgimento dei lavori è stata molto positiva per il grandissimo fermento che la FAO è riuscita a generare sul tema del suolo e della sua protezione. Di anno in anno si percepisce l’accrescersi della consapevolezza sull’importanza del suolo per la vita sulla terra da parte di un numero sempre maggiore di Paesi, l’entusiasmo dei Paesi in via di sviluppo è coinvolgente, stimolante la dinamicità di altri Paesi che sono riusciti in qualche anno a realizzare progetti di potenziamento delle loro infrastrutture a supporto del suolo, fino alla istituzione, come nel caso della Tailandia, di un Centro di ricerca con più di 100 ricercatori dedicato al suolo per garantire un filo diretto con la GSP. I Paesi dell’U.E. più inerti, probabilmente perché molto più consolidati nella loro conoscenza sulla materia e quindi più restii ad accettare strategie politiche diverse.
Sono state illustrate da parte del Segretariato della GSP, dell’International Techical Panel (ITPS), dei Coordinatori dei Partenariati Regionali e dei Coordinatori dei Pilastri tutte le attività svolte nel corso dell’ultimo anno (giugno 2018-giugno 2019).
E’ stata illustrata una consistente mole di attività e di iniziative che a tutti i livelli sono state portate avanti da un numero sempre crescente di istituzioni che aderisce al partenariato diffondendo la cultura sul suolo a 360° fino a raggiungere la popolazione.
Il segretariato ha sottolineato l’importanza strategica che hanno avuto nell’implementazione delle attività le alleanze nazionali che si sono andate costituendo nel tempo, solo 9 a livello mondiale e 2 a livello euro-asiatico. L’Italia è una di queste. Si è fatto esplicito invito a tutti i Governi di dotarsi di una alleanza nazionale per facilitare il flusso di informazioni dal partenariato globale a quello regionale verso quello nazionale.
E’ stata ribadita l’importanza del National Focal Point per garantire il flusso delle informazioni, non tutti i Paesi aderenti si sono dotati di un NFP, ed anche là dove sono stati nominati, in alcuni casi non interagiscono con il Segretariato.
L’ITPS, rinnovato nella sua composizione, ha illustrato le attività messe in programmazione per il 2020: tra le più importanti si ricordano l’organizzazione del simposio globale sulla biodiversità del suolo per maggio 2020, la pubblicazione degli atti del convegno globale sull’erosione; la pubblicazione del codice di comportamento per l’uso sostenibile dei fertilizzanti, documenti questi ultimi due, che potranno fornire ai Governi una serie di spunti per intraprendere atti normativi a protezione del suolo, soprattutto per promuoverne un uso sostenibile.
Il Segretariato ha altresì richiesto che i Paesi rafforzino la diffusione delle linee guida sull’uso sostenibile del suolo, iniziando dalla traduzione nella lingua di ogni Paese in maniera da facilitarne la comprensione. Solo 6 Paesi lo hanno già fatto, l’Italia è uno di questi. Dovrà altresì essere intrapresa una campagna di divulgazione verso gli agricoltori, dotandosi, se necessario, di documenti di approfondimento rispetto alle emergenze prioritarie a carattere nazionale di salvaguardia del suolo.
Una delle attività che il Segretariato ha iniziato nel corso del 2018, denominata “soilex”, ha riguardato il censimento delle legislazioni sul suolo a livello di singolo Paese, in maniera da capire se le diverse nazioni sono dotate di una specifica legislazione sulla conservazione del suolo oppure no. In realtà è emersa una situazione piuttosto comune. In molti Paesi il suolo viene richiamato in tantissime legislazioni senza avere però una normativa dedicata. Spesso le leggi sono addirittura in contraddizione tra loro e gestite da amministrazioni diverse. L’invito che è stato rivolto in termini di Governance e Policy ai Paesi è stata la promulgazione della stesura di una legge unitaria sulla protezione del suolo. Il segretariato ha ricapitolato il percorso condotto dall’inizio della costituzione della GSP basato sulla promozione della conoscenza del suolo e della consapevolezza dell’importanza che esso riveste per la conservazione della vita sulla Terra, poi è stato cercato il coinvolgimento di un numero sempre maggiore di nazioni alla GSP, attualmente l’obiettivo prioritario è diventato quello di produrre atti concreti per la protezione dei suoli, quindi di potenziare la legislazione sul suolo. Senza leggi specifiche sarà difficile che i diversi Governi investano risorse finanziarie per progetti concreti.
A livello nazionale sarà fondamentale nel corso dell’anno intraprendere una consultazione con i dicasteri interessati per la definizione delle strategie nazionali necessarie alla emanazione di una legislazione più e più volte proposta ma ancora oggi non realizzata.

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Camille Pissarro, Mattino d'autunno

Redazione Fidaf

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