FIDAF e Cantieri verdi: la difesa del territorio e la riduzione del sovraffollamento delle carceri (FIDAF, maggio 2013)
Convegno organizzato dalla Federazione Italiana Dottori in Agraria e Forestali (FIDAF) a Roma, martedì 21 maggio 2013, presso la sede del Corpo Forestale dello Stato (CFS).
Dissesto idrogeologico e sovraffollamento delle carceri: due temi apparentemente lontani, ma che rappresentano, invece, due emergenze sociali di grande rilievo e dai costi considerevoli.
In base alla recente indagine condotta dal Consiglio d’Europa, l’Italia, dopo Serbia e Grecia, è il paese con il maggior sovraffollamento nelle carceri, dove per ogni 100 posti ci sono 147 detenuti.
Oltre cinque milioni di italiani, invece, vivono in zone pericolose esposte a frane e alluvioni e più di 6.500 comuni (l’82% del totale) hanno aree a rischio idrogeologico.
E’ possibile far dialogare due universi così dissimili? Gli appelli alla manutenzione del territorio ed alla necessità di interventi di ordinaria messa in sicurezza di aree delicate possono far nascere soluzioni che, attraverso progetti mirati, consentano di riqualificare ed impiegare la “forza lavoro” che giace inutilizzata nelle carceri italiane? L’articolo 27 della Costituzione reca testualmente: “Le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato”. Nelle carceri italiane sono attivi numerosi laboratori e spesso vengono insegnati dei mestieri per il successivo reinserimento nella società dei detenuti. Esiste una ulteriore opportunità: avviare sul territorio nuovi “cantieri verdi” che consentano, grazie all’impiego dei carcerati, interventi di manutenzione e di ingegneria naturalistica per la messa in sicurezza di pendici, corsi d’acqua e zone franose.
Il Convegno ha lo scopo di fare il punto della situazione, insieme ad esperti dei diversi settori, tenendo conto del contesto generale, delle problematiche specifiche e delle soluzioni logistiche ed amministrative che potrebbero offrire a molti, coloro che hanno “sbagliato”, una nuova speranza.
Siamo convinti che è possibile e necessario offrire una seconda possibilità, con l’impegno e l’assistenza delle diverse articolazioni dello Stato, nell’interesse generale del Paese.
Il Convegno è finalizzato ad avviare iniziative per l’impiego di detenuti, onde offrire loro condizioni di vita meno disagiate, nonché migliori prospettive per il reintegro sociale, impiegandoli per la prevenzione dei dissesti idrogeologici, che interessano la maggior parte del nostro Paese.
Le relazioni sono tenute da Nazario Palmieri, Dirigente del CFS, da Luigi Rossi e da Ervedo Giordano, Presidente e Consigliere della FIDAF, da Massimo Di Rienzo, direttore dell’Istituto Penitenziario di Sulmona, dal Prof. Ernesto Antonini dell’Università di Bologna, dall’arch. Pier Nicola Currà e da Gabriele Scarascia Mugnozza, vice presidente della Commissione grandi rischi del CNR.
(Luigi Rossi ed Ervedo Giordano, FIDAF)