Tutte le Strade Portano Fuori Roma
Il 22 novembre si è tenuto a Roma il convegno “Il piano Nathan per Roma. ATAC e AMA. Portare i libri in Tribunale e indire gare europee”, organizzato da La Marianna e Fondazione Luigi Einaudi. Pubblichiamo un articolo tratto dall’intervento di Beniamino Bonardi, aggiornato alle più recenti notizie sull’export dei rifiuti urbani di Roma Capitale.
Dietro lo slogan “Rifiuti Zero” si nasconde la realtà di una capitale che, pur essendo estesa per ben 1.285 kmq, non tratta neppure un grammo dei rifiuti che produce. Roma pre-tratta e basta, cioè produce rifiuti da rifiuti. Per quel che viene dopo, cioè per il trattamento finale, tutte le strade portano fuori Roma, in discariche e inceneritori, italiani ed esteri. Il tutto in nome del “No” all’inceneritore a Roma e nel Lazio, perché non servirebbe e farebbe male alla salute. Gli inceneritori altrui, però, sono ricercati e benvenuti.
Tra pochi giorni, Roma comincerà a esportare in Austria e poi in Germania più di 150.00 tonnellate l’anno di rifiuti indifferenziati, grazie a un contratto con la società tedesca Enki della durata di quattro anni, che costerà 95 milioni di euro. Per ogni tonnellata di rifiuti, l’AMA pagherà a Enki 139,81 euro. Il tentativo di esportare in altri inceneritori italiani o europei altre 500.000 tonnellate l’anno di rifiuti indifferenziati, senza sottoporli a pre-trattamento, è andato a vuoto, perché la gara è andata deserta. Ma questa è la politica della capitale del dopo-Malagrotta, da Marino a Raggi, passando per la Regione di Zingaretti. Sul “no” a un nuovo inceneritore per Roma, Raggi e Zingaretti hanno trovato subito l’intesa…