FIDAF: elezioni, attività, linee guida, progetti
Il Consiglio Nazionale, organo gestore e amministratore della FIDAF, prima della elezione del presidente, dei tre Vice presidenti e del Comitato di presidenza, ha voluto che le scelte relative alle linee guida di medio e lungo termine, i progetti e le attività del prossimo triennio, scaturissero da un approfondito dibattito dei Consiglieri, riferito soprattutto ad attività e persone.
La rivista on line AgriCulture è sempre più una utile e piacevole realtà; una iniziativa impegnativa, ambiziosa, che va riscuotendo crescente attenzione e interesse, anche al di fuori degli ambiti della Federazione. A tutti è stato rinnovato l’invito a offrire contributi di critica – mediante l’invio di articoli, comunicati, segnalazioni di iniziative – fornendo alla Federazione gli indirizzi di posta elettronica disponibili e utili.
L’adesione all’UNASA – Unione Nazionale delle Accademie per la Scienza Applicata allo Sviluppo dell’Agricoltura, della Sicurezza Alimentare e della Tutela Ambientale – costituisce una ulteriore opportunità per approfondimenti di carattere scientifico e per un utile coordinamento all’interno della comunità scientifica nazionale.
I Colleghi Consiglieri presenti tutti hanno rinnovato al prof. Franco Scaramuzzi felicitazioni, auguri e – soprattutto – sentimenti di convinta gratitudine per aver determinato e favorito la “crescita” dell’Accademia dei Georgofili, nonché la costituzione della stessa UNASA, con sicuro giovamento per l’agricoltura – e, quindi, per l’economia del Paese – e per tutti coloro che per essa e in essa sono impegnati.
L’adesione a Confprofessioni (http://bit.ly/295ymgp) che raggruppa un sistema produttivo composto da oltre un milione e mezzo di liberi professionisti, per un comparto di 4 milioni di operatori che concorrono con il 12,5 % al Pil nazionale. Un’adesione che consente alla FIDAF di evidenziare la specificità dei nostri ruoli.
Nel rispetto della libera adesione, Confprofessioni riunisce 19 sigle associative di settore, suddivise in quattro comparti d’area: Economia e Lavoro (Dottori commercialisti ed Esperti contabili, Consulenti del lavoro, Revisori contabili); Diritto e Giustizia (Avvocati, Notai); Ambiente e Territorio (Ingegneri, Architetti, Dottori Agronomi, Geologi, Tecnici); Sanità e Salute (Medici di medicina generale, Dentisti, Veterinari, Psicologi, Pediatri).
Il presidente della Federazione fa parte del Consiglio Generale di Confprofessioni, insieme al Delegato nazionale Edoardo Corbucci. Per le Regioni gli attuali delegati sono: Mario Leotti Chigi e Gabriele Testa (Emilia- Romagna); Tommaso Maggiore e Gianni Azzali (Lombardia); Francesco Menafra e Vincenzo Di Luozzo (Lazio); Giuseppe Perri e Francesco Cufari (Calabria). Altri delegati saranno presto nominati d’intesa con il CONAF e i Presidenti degli Ordini interessati.
Particolare attenzione è stata dedicata al recente Convegno organizzato dalla Federazione nel Parlamentino del CFS, partendo dall’insegnamento di Fabio Pistella che “Si comincia a diffondere la consapevolezza che fame nel mondo, ambiente, migrazioni, terrorismo, crisi economica e finanziaria sono manifestazioni interconnesse di una questione unica integrata, che richiede un approccio globale”. Alla luce anche di queste considerazioni, è stata decisa la costituzione di Gruppi di Lavoro per il monitoraggio degli sviluppi relativi a tre aree di interesse prioritario:
- follow– up di alcune delle proposte formulate a Milano a seguito dell’EXPO e tenere informata la pubblica opinione di quel che accade in pratica;
- follow–up delle azioni previste dal documento FAO 2030 Agenda for Sustainable Development;
- proposta e implementazione delle azioni che nel settore agro – alimentare – che è decisivo – saranno assunte se andranno in porto, come è auspicabile, le proposte inserite dall’Italia nel Migration Compact, a sostegno dello sviluppo dei paesi di origine e transito delle migrazioni.
Il Consiglio Nazionale, ha voluto ratificare – alla unanimità – la nomina del prof. Fabio Pistella a Socio onorario della FIDAF, confermandogli fervida gratitudine per aver accettato di far parte della nostra Organizzazione, nonché per i preziosi contributi di assai qualificate conoscenze ed esperienze, utili ai fini delle attività e delle iniziative della Federazione, qual’è, appunto, la costituzione dei tavoli di lavoro su “dopo EXPO2015”, Agenda 2030 e Migration Compact.
A conclusione del proficuo, ampio, dibattito si è provveduto alle elezioni delle Cariche sociali. All’unanimità siamo stati rieletti: io, quale Presidente; Vicepresidenti: Tommaso Maggiore, Andrea Sonnino e Giuseppe Perri; Comitato di Presidenza: Giovanni Basso, Giuseppe Bertoni, Agostino Cella, Ermanno Comegna, Edoardo Corbucci, Piermaria Corona, Osvaldo Failla, Mario Leotti Ghigi, Emanuele Triolo.
Sul piano organizzativo, l’impegno della Federazione – chiaramente finalizzato anche a realizzare una migliore, più diffusa presenza sul territorio – prevede iniziative quali:
- costituzione e riorganizzazione di Associazioni Provinciali, Interprovinciali o Regionali,
- apporti più puntuali e concreti per le iniziative in atto e, in particolare, per la gestione e la diffusione di AgriCulture fidaf.it,
- progetti da presentare ai Bandi nazionali ed europei, – come cerniera tra il sistema ricerca e le imprese – che costituiscano una palestra per i giovani laureati e la valorizzazione di esperienze e competenze di Colleghi meno giovani, responsabilmente impegnati,
- iniziative atte a realizzare entrate nuove, aggiuntive, quali quote di nuovi Associati, inserti pubblicitari su AgriCulture, sostegni e contributi per eventi, onde favorire la crescita delle iniziative della Federazione e delle Associazioni,
- ripartizione degli impegni nel Comitato di Presidenza, per meglio realizzare un “gioco di squadra”, in funzione dell’impegnativo programma da realizzare,
- favorire sempre più la partecipazione dei Colleghi tutti alle nostre attività, giovandoci anche dell’adesione a Confprofessioni.
Mi piace concludere, citando quanto evidenziò il Prof. Scaramuzzi in occasione dell’inaugurazione del 262° Anno Accademico dei Georgofili “Come ha dimostrato EXPO 2015, l’intera umanità sta condividendo la necessità di provvedere alla sicurezza alimentare, …. la nostra complessiva produzione nazionale di alimenti primari non è autosufficiente e continua a decrescere… Il “diritto al cibo” deve essere strettamente e concretamente legato alla contestuale enunciazione del prioritario “dovere di produrlo”. Dobbiamo quindi sentirci responsabilmente mobilitati per realizzare una nuova “rivoluzione verde”, questa volta in un contesto mondiale, nel quale il nostro Paese non può rimanere spettatore estraneo”.
Affermazioni in linea con le attività della FIDAF, che intende anche approfondire le questioni poste dal TTIP e, all’interno della UE, la revisione delle policy in materia di qualità, controlli, prezzi, quote e sostegni finanziari connessi – e non ulteriormente rinviabili – anche alla luce di accordi internazionali con Paesi esterni.
Ottimo complesso di iniziative su una molteplicità’ di problemi importanti e reali con cui, già’ ora ma sempre più’ in futuro,tutta l’umanita’ e non solo le regioni sviluppate, dovrà’ necessariamente fare i conti.
Averlo posto come corredo alla azione programmatica della FIDAF pone la nostra organizzazione al centro dell’attenzione di ogni serio impegno per la realizzazione di soluzioni concrete di problemi già’ ora esistenti e che richiedono di essere risolti prima che vadano fuori controllo.
Con una particolare attenzione a non limitare il nostro impegno alle aree sviluppate, dimenticando la restante parte del pianeta. Possiamo osservare cio’ che, ad esempio, e’ successo per quanto attiene il cibo nel corso dell’ultimo secolo. Inizialmente ci siamo affrancati gradatamente, nelle nostre regioni, da una endemica carenza che affliggeva le classi popolari e siamo passati alla situazione attuale di eccessiva disponibilità’e consumo che pensavamo acquisita definitivamente. Ma già’ intravediamo la possibilità’ che l’abbondanza finisca presto per l’irrompere sui mercati dei Paesi in via di sviluppo.Dobbiamo fare ogni sforzo per evitare che l tendenza sia pervasiva.
Vivi complimenti al Presidente della FIDF ed al suoi collaboratori.
Mi unisco anch’io al plauso delle attività a largo raggio illustrate da Luigi Rossi, quale Presidente confermato della FIDAF, di cui sono molto lieto, e condivido in pieno le osservazioni del precedente intervento.