La strada dell’inferno è lastricata di buone intenzioni: ENI auspica un più meditato atteggiamento UE alla Conferenza sul clima di Parigi – COP 21

Che le prospettive della Conferenza di Parigi si presentino piuttosto nebulose e poco proficue è una preoccupazione purtroppo fondata e l’Unione Europea contrariamente a quanto può apparire non aiuta a trovare una soluzione. In un post di ieri 28 novembre  dopo aver ripercorso le problematiche sul tavolo sottolineavo la necessità di prendere decisioni su investimenti comunque utili e prevedibilmente condivisibili qualunque sarà la variegata esposizione dei punti di vista in sede di Conferenza:

  • efficienza energetica in tutte le forme (meno fonti primarie per Kwh prodotto, anzi consumato perché l’efficienza si fa anche negli usi finali) concentrando gli investimenti nei Paesi come Cina e India, dove la crescita sarà maggiore e l’efficienza attuale è più bassa.
  • riduzione dell’impiego del carbone promuovendo l’utilizzo del gas naturale in attesa della competitività di tecnologie avanzate per l’uso del carbone per esempio tramite gassificazione eventualmente con sequestro della CO2
  • sviluppo di fotovoltaico di nuova generazione più efficiente e più economico e più in generale promozione delle fonti rinnovabili economicamente competitive.

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A Lime Kiln at Coalbrookdale, William Turner
A Lime Kiln at Coalbrookdale, William Turner

Redazione Fidaf

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