Go Sila 4Expo 2015
Si è svolto presso il padiglione WAA-CONAF di Expo il seminario “GO SILA 4EXPO 2015”, promosso dall’Ordine dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali di Cosenza, dal Gruppo Micologico di Cosenza e dall’Unical, col patrocinio della Regione Calabria, del Parco Nazionale della Sila e del CONAF. Il seminario ha dato ufficialmente il via alla XIII Edizione di Sila OfficinaliS, “Sistema Integrato di Sviluppo Locale per la Natura e l’Ambiente – Officina delle Idee Sostenibili”, incentrato sui temi della biodiversità, dell’economia e dell’identità. Il seminario, sotto forma di tavola rotonda, é stato introdotto dal Consigliere Nazionale CONAF Lina Pecora, che ha parlato dell’introduzione nei nuovi PSR dei temi dell’innovazione, del trasferimento delle conoscenze alle imprese, evidenziando la centralità in questo senso del ruolo degli Agronomi e dei Forestali, veri e propri “trade union” tra enti pubblici, enti di ricerca ed imprese, nell’ottica della valorizzazione dei territori.
Il Presidente dell’Ordine degli Agronomi e Forestali di Cosenza, Francesco Cufari, che ha fatto anche da moderatore dell’incontro, ha spiegato invece gli obiettivi del progetto Sila OfficinaliS, primo fra tutti la costituzione di un gruppo operativo che possa garantire l’innovazione e lo sviluppo dei nostri territori, che vantano enormi potenzialità non solo agricole. “Insieme al Gruppo Micologico e all’Unical – ha affermato Cufari – tredici anni fa abbiamo dato il via ad un percorso che mira a creare una rete tra gli enti pubblici, le associazioni, la ricerca ed il mondo della produzione”. “Il nostro progetto – ha aggiunto il Coordinatore del Laboratorio sul paesaggio Sila OfficinaliS Michele Ferraiuolo – punta allo sviluppo del territorio anche dal punto di vista ambientale e culturale, con grande attenzione ai temi della tutela dei boschi e delle montagne calabresi, risorse importantissime”. Egli ha auspicato l’inizio di un confronto con i vari partners, teso alla valorizzazione del “bosco” anche dal punto di vista micologico. Desidererebbe che si avviasse un progetto sperimentale, che con l’ausilio dei micologi o dei raccoglitori professionali, evitasse o quanto meno subordinasse al loro suggerimento le pianificazioni di taglio, che, nel modo in cui vengono oggi autorizzate, su boschi ben micorrizzati e produttivi di miceti economicamente interessanti (Boletus edulis e relativo gruppo ad esempio), annullano la produzione fungina per decenni o addirittura definitivamente. Pertanto, il valore economico di un bosco produttivo di funghi apprezzati dal mercato, attraverso la raccolta oculata e programmata dei miceti, risulterebbe nel lungo molto più redditizio rispetto al ricavo di un taglio periodico sconsiderato. Conclude dicendo che esempi in questo senso già sono stati avviati in Italia, e stanno riportando ottimi risultati.
Ha parlato del riconoscimento dell’Unesco al Parco Nazionale della Sila, il Direttore dello stesso ente, Michele Laudati, che ha messo in evidenza la necessità di considerare come un unico distretto il parco e la riserva, vero valore aggiunto dell’area silana. Laudati ha auspicato poi seri programmi di cooperazione e di finanziamento nell’ambito dei fondi comunitari destinati all’ambiente e all’agricoltura.
A prendere parola, subito dopo, il Presidente dell’ADAF Cosenza Giuseppe Perri , che ha sottolineato il ruolo di rilievo dell’associazione da lui rappresentata nella comunicazione, nella promozione di eventi formativi e nel trasferimento innovativo e tecnologico agli operatori economici dei territori calabresi, in materia di tutela di biodiversità, utilizzo delle risorse in modo sostenibile e divulgazione di buone prassi per la tutela e la valorizzazione dei nostri territori.
Il Commissario Straordinario dell’Ente Parco Sila Sonia Ferrari ha precisato che il Parco deve essere visto da tutti gli steckholders come uno strumento per lo sviluppo sostenibile, dato che ha tre funzioni fondamentali: la conservazione, l’educazione ambientale e la promozione dello sviluppo. “Lavoriamo molto sulla comunicazione – ha affermato Ferrari – per far conoscere il nostro territorio ad un pubblico internazionale e per promuovere e tutelare i nostri boschi e l’intera filiera. Puntiamo inoltre alla formazione professionale e a fare rete migliorando l’offerta di servizi e infrastrutture, in modo da poter creare un’offerta turistica completa ed un turismo che sia anche accessibile”.
Il Presidente dell’Ente Parco Aspromonte Giuseppe Bombino é ritornato invece sulla multifunzionalità dei dottori agronomi e forestali, che operano per la tutela del territorio, del paesaggio, dell’ambiente e della natura e sulla necessità della costituzione di una filiera corta tra mondo della ricerca e imprese. “Il nostro Parco – ha affermato – tutela la biodiversità intesa non solamente come inventario di specie diverse, ma di intero ecosistema. L’Aspromonte, infatti, é enormemente ricco di specie di fauna, flora e complessi vegetali, che abbiamo l’obbligo di difendere e di rendere funzionale anche dal punto di vista economico e produttivo”.
L’accento è stato posto poi sul fondamentale ruolo dei fondi comunitari per lo sviluppo dei territori, che consentono, tra le altre cose, interventi nei campi della formazione, dell’innovazione, della consulenza alle aziende e della ricerca. La parola é passata quindi all’Autorità di Gestione del PSR Calabria Alessandro Zanfino, che ha auspicato un nuovo modo di intendere i fondi comunitari. “È tempo di una nuova cultura – ha precisato – per lo sviluppo e l’incremento dell’occupazione, soprattutto giovanile, bisogna abbandonare l’approccio individualistico alle risorse europee ed intenderle come una preziosa opportunità di crescita per l’intero sistema Calabria. Abbiamo scritto il PSR Calabria 2014/2020 tenendo in debito conto le indicazioni e le istanze del mondo rurale e investiremo in maniera incisiva nel capitale umano calabrese, con interventi di formazione e informazione e di consulenza alle imprese, per far compiere alle nostre aziende ed alla nostra agricoltura un vero e proprio salto di qualità, e per fare allineare finalmente la Calabria alle regioni ad obiettivo competitività. Punteremo molto inoltre sulla ricerca, e contemporaneamente alla semplificazione amministrativa e ad alla completa informatizzazione dei processi, per rendere più rapidi gli interventi e la realizzazione dei progetti. Favoriremo, inoltre, la progettazione integrata, promuovendo la costituzione di partenariati forti e importanti in settori strategici per l’agroalimentare calabrese”.
Il botanico Dimitar Ouzounov insieme al Docente di Chimica Giancarlo Statti hanno invece discusso di Sila OfficinaliS da un punto di vista prettamente tecnico e quindi come laboratorio di idee per lo sviluppo a livello locale, a difesa dall’ambiente, della biodiversità, delle risorse genetiche, del presidio dei territori, auspicando tra l’altro la nascita della banca per la conservazione del germoplasma ex situ. “Nell’ambito della conservazione e valorizzazione della biodiversità silana è in corso di svolgimento – ha infatti precisato Ouzounov – un progetto finanziato con fondi PSR (Misura 214) riguardante le piante d’interesse conservazionistico con valore economico legato al loro utilizzo pabulare e, di conseguenza, all’influenza sui caratteri organolettici e salutistici di carne, latte e derivati. Il progetto è funzionale anche all’ottenimento di marchi di qualità (doc, dop, ecc). Il progetto prevede la conservazione in situ, ex situ e on farm del germoplasma oggetto dello studio, nel corso del quale è emersa l’importanza di creare una banca del germoplasma in Calabria (una delle poche regioni italiane mancanti di un tale, importante, presidio)”. Questo convegno, svoltosi ad EXPO, è quindi il luogo più idoneo per rilanciare l’idea di creare un centro regionale per la conservazione del germoplasma di risorse vegetali di reale e potenziale utilizzo economico facendo fronte alle esigenze d’innovazione, d’alto contenuto scientifico e tecnologico, nel settore rurale e agricolo. “La banca dei semi – conclude il Professore Statti – è un presupposto imprescindibile ed elemento trainante per il miglioramento e l’innovazione dei sistemi produttivi attuali e per lo sviluppo di nuovi processi e prodotti nonché posizioni sul mercato basati sulla ricca biodiversità e agrobiodiversità calabrese. Il centro, focalizzato sulle piante d’importanza economica (piante mangerecce crops e non crops, chemiotipi certificati di specie aromatiche e officinali, coloranti naturali, spezie, erbe per il potenziamento dei pascoli, ecc.) non può essere visto come una struttura di sola ricerca scientifica, di base o applicata, ma richiede il coinvolgimento e il coordinamento dell’intero settore: organismi di ricerca pubblici e privati, imprese, ordini professionali, istituzioni locali, associazioni di categoria, ecc.”. Sulla base dell’esperienza maturata per la conservazione del germoplasma nella realizzazione del citato progetto PSR, il gruppo di lavoro di Sila Officinalis si candida pienamente alla costituzione di GO Sila2015.
Il Vice Presidente CONAF Rosanna Zari, ha tirato le somme della tavola rotonda, affermando di aver ospitato con grande soddisfazione nel padiglione degli agronomi di Expo il primo appuntamento di questa edizione di Sila OfficinaliS, sottolineando che la biodiversità è molto importante anche da un punto di vista economico e non solo naturalistico. Ha posto poi l’accento sulla necessità di sostenere l’aggregazione delle aziende agricole e sul ruolo dei professionisti, ponti di collegamento tra le stesse aziende e gli enti che promuovono l’innovazione, la formazione e la consulenza.
Le conclusioni dell’incontro sono toccate all’Assessore allo Sviluppo Economico Carlo Guccione, che ha sottolineato come l’Amministrazione Regionale sostenga progetti come quello di Sila OfficinaliS che puntano alla tutela dell’ambiente e della nostra biodiversità. La Calabria deve fare sistema non solo all’Expo, ma anche a casa propria per lavorare sulla strada di uno sviluppo sostenibile e per contribuire a trovare soluzioni per affrontare il problema mondiale dell’alimentazione, per il quale l’Assessore ha citato anche la Dieta Mediterranea, patrimonio immateriale dell’Unesco. “Tra qualche anno la Terra conterà circa dieci Miliardi di abitanti – ha affermato – e l’alimentazione è una questione di assoluta priorità. L’agricoltura può fare tanto in questo senso, coniugando la formazione di tanti nuovi giovani imprenditori, la tutela delle tradizioni, la promozione le la ricerca. Anche le istituzioni, naturalmente, rivestono un ruolo fondamentale e devono fare la propria parte. La Calabria – ha puntualizzato l’Assessore – ha un ruolo strategico nel Mediterraneo, non solo da un punto di vista geografico, ma anche culturale, motivo per il quale deve dialogare e collaborare con gli altri Paesi per la risoluzione di questa importantissima questione. Partendo qui da Expo e continuando a casa nostra”.