Editoriale “L’ albero della conoscenza”
«Dio fece germogliare dal suolo ogni sorta di alberi graditi alla vista e buoni da mangiare, e l’albero della vita in mezzo al giardino e l’albero della conoscenza del bene e del male.» (Genesi 2, 9)
Il tema della sacralità dell’albero e della sua celebrazione si perde nella notte dei tempi. Certo è curioso come fosse, secondo alcuni interpreti, imprescindibile il legame non tanto con i frutti dell’albero quanto con il sapere e la conoscenza di cui l’albero era depositario. La scelta dell’uomo verso ciò che è materiale (la mela), in sfregio “all’albero della conoscenza del bene e del male”, vale a dire del sapere di ciò che è giusto e di ciò che non lo è, ha causato metaforicamente la cacciata dell’uomo dal giardino dell’Eden. Idealmente la genesi della perdita del legame intrinseco dell’uomo con la natura, originata proprio da questa scelta, ci costringe oggi a dover portare la “croce” (di legno, anche questa “frutto dell’albero”) dello sfruttamento e del depauperamento delle risorse naturali che sta conducendo a grandi cambiamenti nel Paradiso che è la terra sulla quale viviamo.
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