Tesi di Laurea: opportunità per i giovani interessati

Tesi di Laurea: opportunità per i giovani interessati

Riccardo Di Giulio

Le tesi di laurea costituiscono una opportunità per i giovani che le presentano, per trasmettere la propria passione per quanto studiato e appreso durante il percorso universitario. Molto spesso è proprio nel redigere la tesi di laurea che uno studente può trattare tematiche innovative che costituiscono la base per lo sviluppo del settore e dello spirito critico dello studente stesso.

Grazie poi all’impegno di alcune Fondazioni e Associazioni che offrono Riconoscimenti e premi per le Tesi di Laurea, i neolaureati hanno la possibilità non solo di ricevere gratificanti premi, ma anche di diffondere i propri studi.

È questo il caso della mia tesi di laurea magistrale, “L’analisi economica dell’agricoltura di precisione nei seminativi”, vincitrice del premio della Fondazione Mario Ravà nel settore dell’economia agraria e che presento brevemente di seguito.

L’attuale contesto agricolo richiede un aumento di produzione di cibo per effetto della crescita della domanda alimentare mondiale e una maggiore sostenibilità ambientale dell’agricoltura. L’innovazione tecnologica svolge un ruolo cruciale per rendere l’agricoltura più efficiente e sostenibile.

Il comparto agricolo è sempre stato influenzato da un certo grado di variabilità spaziale e temporale della produttività. L’agricoltura di precisione (AdP) nasce proprio dalla necessità di gestire questa variabilità, limitando tutte le inefficienze che da essa derivano. Parlare di agricoltura di precisione significa parlare prevalentemente di progresso tecnologico applicato soprattutto ai macchinari agricoli. Nel caso dei seminativi, gestire in maniera “precisa” può voler dire diverse cose; l’AdP, infatti, viene classificata su almeno tre livelli di utilizzazione:

  • uno che riguarda l’utilizzo di sistemi di guida assistita e automatica;
  • un altro, medio-avanzato, che comprende la distribuzione a dosi variabili e la mappatura delle produzioni;
  • il terzo, avanzato, che consente di gestire il rateo variabile in maniera esperta, aggiungendo alle informazioni derivanti dalle mappe di produzione altre, quali: mappature dei suoli, dati metereologici, dati di umidità del terreno, stato nutrizionale della coltura, ecc.

Il primo, ossia il livello base, permette di eliminare quasi totalmente le sovrapposizioni del passato, raggiungendo margini di errore nella guida inferiori a 5 cm. Questo comporta non solo una riduzione dei tempi di lavoro, ma anche un risparmio in termini di sprechi di input esterni (sementi, concimi, agrofarmaci, acqua).

I livelli più avanzati fanno un passo in più e introducono la possibilità di variare la dose di distribuzione degli input esterni in ogni punto del campo, rispettando la variabilità spaziale, con evidenti vantaggi in termini sia economici, sia di sostenibilità ambientale.

Negli ultimi anni si è manifestata l’esigenza, da parte degli agricoltori, di capire in maniera esaustiva cosa comporta il passaggio all’agricoltura di precisione da un punto di vista economico, ovvero quali sono gli effetti che quest’ultima ha sui costi e sui ricavi aziendali.

L’obiettivo del mio studio è stato, in effetti, quello di valutare economicamente l’agricoltura di precisione nei seminativi, al fine di fornire un giudizio sulla convenienza da parte degli agricoltori ad investire in tecnologie e conoscenze per rendere l’azienda più efficiente. Si è quindi deciso di analizzare e confrontare i costi e i ricavi di produzione del mais da granella di diverse aziende agricole del Nord Italia, caratterizzate dall’utilizzo: a) di un livello base di AdP, associato allo strip-till; b) di un livello medio-avanzato; c) di un livello avanzato di AdP.

Questa indagine ha consentito di evidenziare, almeno in parte, gli effetti che l’agricoltura di precisione ha sul bilancio aziendale, mediante il raffronto dei vari casi studio.

Grazie alla comparazione dei dati raccolti e delle operazioni di simulazione si è potuto concludere che il passaggio da un’agricoltura convenzionale ad una di precisione porta un effettivo beneficio economico. Infatti, simulando il passaggio da parte di un’azienda agricola che pratica l’agricoltura convenzionale sul mais ad una che applica un livello di precisione medio-avanzato, i costi per la coltivazione diminuiscono di 61,27€/ha e fanno aumentare il reddito del 20%. Mentre simulandone il passaggio ad un livello di precisione base associato allo strip-till l’azienda riduce i costi per la coltivazione del mais di 77,65€/ha aumentando il suo reddito del 21%.

Si può affermare, quindi, che il passaggio dall’agricoltura convenzionale a quella di precisione sul mais porta un beneficio economico di circa 60-80€/ha e che la sinergia tra un livello base di AdP e l’agricoltura conservativa porta ad un vantaggio maggiore della sola AdP, anche se di livello più avanzato.

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Redazione Fidaf

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