Rifiuti a Roma. Ancora Lui, Cerroni

Rifiuti a Roma. Ancora Lui, Cerroni

Sono passati quattro anni dalla chiusura della discarica di Malagrotta . I rifiuti romani continuano a viaggiare per l’Italia e per il mondo e non c’è informazione sui trattamenti a cui sono sottoposti, sulle destinazioni, sui costi. Non ci sono proposte da parte di Regione e Comune per una loro gestione efficiente e ambientalmente compatibile né una visione chiara e comprensibile per il futuro. Spesso, in molti quartieri romani, non c’è nemmeno la raccolta e si rischia l’emergenza sanitaria. Ad avanzare proposte sulla gestione dei rifiuti urbani della Capitale, nel deserto di dibattito pubblico, è ancora una volta lui, Cerroni.

Settembre 2013.  All’immediata vigilia della chiusura della discarica di Malagrotta, il suo contestatissimo proprietario, avv. Cerroni , pubblicava una pagina a pagamento sul Corriere della Sera fornendo dati sullo smaltimento dei rifiuti a Roma che nessuna autorità pubblica aveva mai pubblicato. I dati erano comprensivi dei costi per la collettività fino a quella data e  posti a confronto con quelli previsti per il futuro, a discarica chiusa e in assenza degli impianti necessari a chiudere il cerchio dei rifiuti sul territorio regionale.  Mentre  tutti i partiti (maggioranza e opposizione di Comune e Regione dell’epoca) festeggiavano la chiusura della discarica senza preoccuparsi del futuro, l’Astrolabio fu l’unica voce a dare atto a Cerroni di una visione adeguata alle dimensioni economiche e ambientali del problema e lungimirante…

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Redazione Fidaf

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