La controreplica degli esperti a FederBio: rischio concreto di decadenza del nostro sistema produttivo agricolo

La controreplica degli esperti a FederBio: rischio concreto di decadenza del nostro sistema produttivo agricolo

Non si è fatta attendere la motivata (punto per punto) controreplica dei firmatari dei documento critico in merito al Ddl sul biologico (in discussione presso il Parlamento italiano) al documento di FederBio cui abbiamo dato pubblicazione ieri (cfr. precedente articolo). Riportiamo integralmente la controreplica degli esperti, nella speranza che un aperto dibattito su temi dai quali discende il tipo di modello e di futuro del nostro sistema agricolo nazionale fornisca quella base informativa necessaria affinché non prevalgano, in scelte tanto cruciali, posizioni ideologiche o acritiche.

Premessa

Ci preme anzitutto rimarcare che il testo di Federbio, nel tentativo di sminuire le argomentazioni dettagliate nel documento da noi inviato al Parlamento in relazione agli articoli del DDL 988, non entra nemmeno nel merito delle considerazioni che svolgiamo su ciascun articolo del DDL, limitandosi a cercare di contrastare le nostre premesse. Invitiamo nuovamente i lettori a considerare con attenzione quanto da noi affermato e argomentato con decine di riferimenti bibliografici nel documento disponibile su Agrarian sciences (https://agrariansciences.blogspot.com/2019/01/testo-per-gli-onorevoli-membri-del.html) e che, se condiviso, potrà essere sottoscritto.

Invitiamo altresì a considerare che il nostro documento è ad oggi stato sottoscritto da oltre 300 persone fra cui 83 docenti universitari (di cui 47 ordinari), 35 ricercatori universitari e di Enti di ricerca agrari (Crea, Cnr, ecc.), 97 agronomi e agricoltori, nonché i rappresentanti di alcune importanti accademie agrarie e associazioni nazionali: Federazione Italiana Dottori in Scienze Agrarie e Forestali, Accademia Nazionale di Agricoltura, Società Agraria di Lombardia, Accademia della Vite e del Vino, Associazione Nazionale dei biotecnologi, ecc.

Il nostro è quindi un movimento spontaneo, trasversale, apartitico, con elevato livello di competenza, diffuso su tutto il territorio nazionale e a cui afferiscono anche tecnici, imprenditori agricoli e produttori agro-alimentari che operano anche nel biologico.

Appaiono pertanto risibili le accuse di ignoranza e di mancata conoscenza del settore biologico che traspaiono in più punti del documento Federbio. Peraltro è proprio perché ben conosciamo i punti di forza e di debolezza del biologico nazionale italiano che formuliamo le nostre motivate critiche. Non abbiamo nulla da difendere se non la realtà che i fatti ci consegnano e che riteniamo il cittadino debba conoscere. Riaffermiamo anche che la nostra non è una battaglia contro i produttori ma contro lobby ideologizzate. Promuoviamo la libertà di produrre nel modo in cui ognuno ritiene appropriato per la propria azienda (biologico, convenzionale, integrato, ecc.) nel pieno rispetto delle regole e delle leggi e a condizione che:

  • il consumatore ottenga quello che si attende (se acquista bio dev’essere vero bio e non falso bio)
  • il consumatore possa fare una scelta libera e informata
  • chi produce falso bio sia smascherato e punito anche per la concorrenza sleale nei confronti dei produttori (anche bio) seri…

 

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Veduta di Arles con iris, 1888
Veduta di Arles con iris, 1888

Redazione Fidaf

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